La pittura grottagliese

Grottaglie, la città della ceramica, ha una tradizione artistica secolare che si è tramandata di padre in figlio.

A Grottaglie la pittura come è intesa nel mondo moderno inizia nel secolo XVI con Michelangelo Calò, di cui si fa menzione in documenti capitolari.

Un altro pittore del XVII secolo, il cui nome fu scoperto durante il restauro di un suo quadro, è Francesco D'Aragona.

Tra i pittori grottagliesi del XVII secolo va annoverato Giuseppe Maria De Geronimo, che andò a studiare alla scuola di belle arti di Napoli.

Nel XVIII secolo l'unico pittore noto a Grottaglie è Nicolò Coviello, del quale si possono ammirare alcune opere in una chiesa locale.

Dello stesso secolo è Francesco Balestra, autore di diverse tele ancora visibili in alcune chiese grottagliesi.

Del pittore Giovanni Salinaro rimane una grande tela esposta nella chiesa dei Paolotti.

Sempre al XVIII secolo appartengono Santo Terzuolo e Vincesco De Fusco, menzionati in documenti catastali e capitolari.

A cavallo tra XVIII e XIX secolo ci sono Innocenzo Roppoli, Giuseppe Oronzo Coviello e Lorenzo Fasano.

Nel XX secolo una nuova generazione di artisti popola Grottaglie, per cui si può parlare dell'esistenza di una vera "scuola pittorica grottagliese".
Si tratta di Ciro Fanigliulo, Gennaro Lupo, Ciro Francesco D'Amicis, Arcangelo Spagnulo, Oronzo Manigrasso, Emanuele De Giorgio, Angelo Peluso, Annibale Arces, Mario D'Amicis, Benedetto D'Amicis.

• Grottagliesi.it > 
• A. Arces > 

Annibale Arces
Grottaglie, 1912 - 1994



Note biografiche
Penultimo di dieci figli manifestò un talento per il disegno fin dalla scuola elementare.
A 14 anni, nel 1936, si iscrisse al liceo artistico di via Ripetta a Roma.
Scenografo a Cinecittà dal 1939 al 1944 e poi a Buenos Aires dal 1946 al 1956.
Dal 1957 fino alla morte è vissuto a Grottaglie.
La sua produzione artistica comprende prevalentemente nature morte e paesaggi,
realizzate ad olio su tela e su tavola. Figurano anche alcuni ritratti.
La sua pittura è essenzialmente descrittiva e si distingue per la straordinaria visione prospettica
e l’attraente gioco di luci,  per le forme e i colori densi e reali degli oggetti e dei paesaggi.

Tra i riconoscimenti:
- il “premio d’Italia” rilasciatogli nel 1986 a Calvatone dall’Accademia Italia,
- il “premio internazionale Giorgio Vasari conferitogli nel 1989 dall’Istituto d’Arte Contemporanea di Milano,
- il 1° premio “America 92 – L’arte italiana nell’anno di Colombo” conferitogli a Genova nel 1992 dall’Istituto ligure di arte contemporanea. 

La sua biografia e alcune immagini delle sue opere sono state pubblicate:
      -       nel volume “Da Cimabue al ‘900: vite dei grandi dell’arte” edito dall’Istituto d’Arte Contemporanea di Milano,
-       nel volume “Rassegna dell’arte pugliese contemporanea 1943-1993”





Alcune opere di Annibale Arces


Trullo Olio su tela, 1-11-1968



Trullo martinese Olio su tela, 2-11-1973



Trulli Olio su tavola, metà anni '70



Trullo martinese Olio su tela, 1976 ca.



Villa Claudio Olio su tela, inizi anni '80



Natura morta con cavolfiore, fagiani, tordo, fringuello e brocca grottagliese
Olio su tela, anni '80



Natura morta con melagrane, mele, fichi, uva e brocca grottagliese
Olio su tela, inizi anni '90



Dalie Olio su tela, 1983



Natura morta Olio su tela, 1990 ca.

________________________________
Bibliografia

AA.VV.
Da Cimabue al ‘900. Vita dei Grandi dell’Arte,  Milano 1989
 
D. CARONE – W. SCOTTI
Rassegna dell’arte pugliese contemporanea 1943-1993,  Martina Franca 1994
 
Cosimo OCCHIBIANCO
Grottagliesi del XX secolo,  Grottaglie 2000

Città di Grottaglie - ASSESSORATO ALLA CULTURA
Pittori del XX secolo: la scuola di Grottaglie - Annibale Arces
Catalogo della mostra 26 Luglio - 5 Settembre 2004 - Palazzo de Felice - Grottaglie